Nel 1785 Ercole III istituisce la Scuola di Belle Arti, poi Accademia dal 1790, significativamente inserita negli spazi già dell’Inquisizione presso il Convento di S. Domenico. A Giuseppe Maria Soli si deve il progetto di trasformazione dell’edificio conventuale con il disegno della facciata, la sistemazione degli spazi interni e del cortile a esedra nonché la collocazione nel portico a pianterreno della statua cinquecentesca di Saturno, proveniente da Villa Este di Tivoli. Sono riconoscibili sulla facciata e nell’esedra interna gli elementi neoclassici, in particolare nel timpano triangolare al centro della facciata, ma anche nelle lesene che ingabbiano elegantemente le finestre del primo e secondo piano e infine nel bugnato che movimenta le sette arcate del portico a piano terra. La facciata contiene vari elementi decorativi, concentrati nella parte centrale: al piano nobile una lapide commemorativa dell’inaugurazione della scuola è sovrastata da un’apertura circolare delimitata da una ghirlanda in cotto; al secondo piano è un riquadro con decorazioni che alludono alle tre arti maggiori; nel timpano infine sono presenti varie figure araldiche e stemmi. A coronamento della facciata è un attico con vasi ornamentali alle estremità.