La villa, ora sede municipale, fu commissionata a Giuseppe Maria Soli dai Bellucci, ricchi proprietari terrieri, subito all’esterno delle mura dell’antico nucleo storico di Vignola, quasi come una residenza di campagna circondata da un ampio parco. La villa comprende un edificio centrale a due piani, concluso in alto da una torretta; una breve scalinata conduce al portico d’ingresso sorretto da due colonne tuscaniche, su cui poggia una cornice marcapiano in cotto che percorre tutta la facciata, delimitando il piano superiore, ritmato da semplici finestre architravate. Ai lati del fabbricato centrale vi sono due ali a un solo piano, destinate a ospitare i servizi, e che nel tempo hanno subito diverse trasformazioni. Il Soli curò anche la sistemazione degli spazi interni, organizzati in modo funzionale intorno a uno scalone centrale sovrastato da un’alta copertura a volta. Le decorazioni ad affresco che ornano la villa sono di Pietro Minghelli, allievo di Soli e docente di Paesaggio e Ornato nella Accademia.