Giuseppe Maria Soli nasce a Vignola il 23 giugno 1747 in una famiglia di contadini. Dopo un primo apprendistato presso un pittore locale, continua i suoi studi all’Accademia Clementina di Bologna sotto la protezione del conte Malvasia e in seguito, grazie a una sovvenzione del duca Francesco III, all’Accademia di San Luca a Roma, dove perfeziona le sue abilità di pittore e architetto nel confronto con le antichità romane.
Nel 1779 rifiuta la prestigiosa proposta di diventare Architetto Imperiale alla corte di Russia. La sua carriera in terra modenese inizia nel 1785 per volere del nuovo Duca Ercole III, che gli affida la progettazione e l’organizzazione della Scuola di Disegno poi Accademia di Belle Arti di cui assume la carica di direttore. Il suo prestigio si consolida con la costruzione della monumentale Porta Sant’ Agostino (1789-91) e del ponte di Sant’Ambrogio sul Panaro (1798-93), funzionali al piano di riorganizzazione della città e del territorio portato avanti da Ercole III.
Dopo l’ingresso dei Francesi a Modena nel 1796, aderisce alla Repubblica, diventando l’architetto di riferimento della nuova Municipalità e assumendo incarichi prestigiosi, fra i quali si segnalano l’istituzione a Modena della Scuola del Genio e dell’Artiglieria (1798), la partecipazione alla Commissione milanese incaricata di esaminare i progetti per il Foro Bonaparte (1801), la costruzione dell’Ala Napoleonica delle Procuratie di Venezia (1810-14).
Dopo la sconfitta dell’imperatore, Soli viene sorprendentemente riconfermato Architetto di Corte da Francesco IV d’Austria d’Este, assumendo un ruolo di primo piano nel piano di riforma urbana della Modena della Restaurazione.
Muore il 20 ottobre 1822 e viene sepolto con un funerale solenne nel cimitero di Vignola.